mercoledì 20 febbraio 2013

Istat: ordinativi industriali -15,3% in un anno

L'industria Italiana sta andando a fondo.
 Dal comunicato stamapa ISTAT di oggi:

"Per quel che riguarda gli ordinativi totali, si registra una riduzione congiunturale dell'1,8%, sintesi di un calo dell'1,3% degli ordinativi interni e del 2,5% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali diminuiscono del 3,7% rispetto al trimestre precedente.
Nel confronto con il mese di dicembre 2011, l'indice grezzo degli ordinativi segna una variazione negativa del 15,3%. "

La cosa terribile è che in dicembre hanno cominciato a calare gli ordinativi esteri. Sintomo che la crisi sis ta estendendo alla UE, come dimostrato dal PIL tedesco -0.6% e francese -0,3% nell'ultimo trimestre.

Qui il testo completo http://www.istat.it/it/archivio/82927

E' sempre più evidente che la politica UE voluta dalla Merkel e dai Commissari UE e dal FMI è un disastro per l'Italia, ma temo dovremo ancora peggiorare moltissimo prima che la classe dirigente di questo paese alzi gli occhi e cominci a vedere il vero problema e quindi imposti la soluzione.

4 commenti:

  1. "temo dovremo ancora peggiorare moltissimo prima che la classe dirigente di questo paese alzi gli occhi e cominci a vedere il vero problema e quindi imposti la soluzione"

    Oppure che gli italiani tra qualche giorno decidano di farla finita con "la classe dirigente di questo paese", dando la fiducia a persone diverse da quelle che ci hanno governato finora.

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  2. Non ho necessità di fare campagna elettorale, né credo che la mia opinione sia decisiva per realizzare il drastico cambiamento che auspico.
    Temo che, nonostante tutto, gli italiani eviteranno le incognite derivanti da un quadro politico totalmente rinnovato e ridaranno il loro voto ai "soliti noti".
    Vi è quindi la concreta possibilità che la tua previsione si realizzi. Ma il rischio è che si laceri la coesione sociale.
    Evidentemente sono sicuri di poter gestire la situazione.
    La mia impressione è che stiano giocando col fuoco. Con il rischio di bruciarsi.

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  3. Concordo..... in particolare vorrei sottolineare che ci sono alcune questioni che andrebbero affrontate in maniera bipartisan:
    - l'interesse nazionale (che non è nazionalismo) a negoziare in maniera durissima una nuova politica UE e un nuovo statuto BCE
    - la necessità di una politica keynesiana espansiva (una volta era considerata una politica di sinistra (in Italia ora la sostiene il CDX e Ingroia) e invece di sostenerla a spada tratta il PD si schiera con Monti (monerarista e ultraliberista)

    La politica dovrebbe essere fatta con l'obiettivo del bene del paese, invece gli schieramenti sono ancora strumentali a far eleggere qualche senatore in più

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