venerdì 29 maggio 2015

IL Debito/PIL degli altri. USA, UK, Giappone. Non stanno meglio di noi, ma hanno la loro moneta e non falliscono!

Debito/PIL USA 
Parliamo di debito pubblico in percentuale del PIL. Lo sapevate che gli USA hanno superato la fatidica quota 100% ? O che l'Inghilterra ha raddoppiato il deb/PIL in 5 anni? O che il Giappone ha un debito/PIL molto superiore alla Grecia?




Debito/PIL Inglese
Ecco il debito di Sua Maestà











E finiamo con una immagine del super debito del Giappone.
Perchè il Giappone non fa default come la Grecia? Perchè l'Inghilterra e il Giappone pagano tassi di interesse sul debito inferiori ai nostri?





Semplice, hanno il debito denominato nella loro moneta e le loro Banche Centrali seguono politiche in linea con l'interesse nazionale. Gli Stati Uniti poi hanno tutto questo e in più, in virtù della loro forza detengono la moneta (il dollaro) usata per tutti gli scambi commerciali e delle materie prime del mondo. 





venerdì 22 maggio 2015

Bretton Woods e l'influenza delle monete sulla guerra e sulla pace.

Ieri George Soros uno dei più importanti finanzieri del mondo durante una importante conferenza della Banca Mondiale a Bretton Woods ha parlato senza mezzi termini del pericolo di una III Guerra Mondiale. Perché lo ha fatto? Cosa centra la finanza con la guerra? Cosa centrano le monete e perché hanno tanta influenza sul mondo da poter causare una guerra planetaria? Perché noi Italiani ed Emiliani dobbiamo tornare ad occuparcene?
Figura 1 George Soros
Per capire quanto le variabili monetarie siano importanti per il destino degli uomini bisogna fare un passo indietro.
Nel Luglio 44, un mese dopo lo sbarco in Normandia e a guerra ancora in corso le grandi potenze alleate (URSS e Cina comprese), ormai sicure del successo, proprio a Bretton Woods ridisegnarono l’economia del mondo. Ne uscì una economia mondiale “dollaro centrica”. La valuta USA diventava l’unica valuta con cui pagare le materie prime e di fatto, la moneta del mondo. Tutte le altre monete dovevano essere convertibili in dollari e le Banche Centrali dovevano mantenere tassi di cambio stabili con il dollaro. Il dollaro a sua volta era l’unica moneta che  manteneva la piena convertibilità in oro.

Figura 2 I delegati dei paesi Alleati a Bretton Woods



Figura 3 Delegazioni a Bretton Woods - Luglio 44

Gli accordi di Bretton Woods portarono anche alla creazione del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e alla Banca Mondiale per lo Sviluppo Economico.

Inoltre si misero le basi per la regolamentazione dei commerci internazionali (in seguito meglio definiti con gli accordi GATT e poi WTO).







Nel 1971 Nixon decretò unilateralmente la fine della piena convertibilità del Dollaro in oro e di fatto riavvio la libera fluttuazione delle monete.

C’è un grafico che più di tante parole evidenzia l’importanza di questi due fatti

 
Figura 4 Saldo della Bilancia Commerciale USA: fino al 71 sempre in pareggio,
dal 1971 sempre in disavanzo.


Il Grafico dimostra come l’import/export degli Stati uniti fosse sostanzialmente rimasto in pareggio fino al 1971, poi, da quando il dollaro viene sganciato dall’oro, gli USA iniziano ad importare sempre di più. Come fa un paese per 45 anni ad avere il saldo sempre negativo. Per tutti i paesi del mondo questo è impossibile. Lo squilibrio può essere solo temporaneo. Ma lo strumento con cui regolare gli scambi è la moneta. La moneta per regolare gli scambi più importanti (quelli di materie prime) è il dollaro. Se ad esempio il Giappone importa petrolio deve poi compensare esportando computer o automobili. Tutte le compensazioni avvengono in moneta. Quindi per tutti i paesi è necessario vendere merci per acquisire dollari e poi utilizzare dollari per pagare le materie prime. Questo vale per tutti, ad esempio per il Giappone, per l’Europa, per la Cina e la Russia etc. Ma non vale per gli Stati Uniti che possono stampare indefinitamente dollari non avendo più alcun vincolo di convertibilità con l’oro. 
Di fatto gli Stati Uniti hanno compensato per 45 anni consecutivi il loro disavanzo commerciale “stampando” (accreditando) dollari. Alcuni grandi paesi, come Russia e Cina stanno mettendo in discussione questo sistema.

Ritorniamo a Soros e la sua drammatica dichiarazione.

Negli ultimi anni il sistema economico internazionale ha subito una crisi in tutto analoga al 29. Una crisi prima bancaria/finanziaria, nata in USA e poi sviluppata soprattutto nei sistemi bancari Inglese e Tedesco (si avete capito bene, nell’area Euro soprattutto nelle Banche Tedesche) e poi trasferita all’economia reale di USA ed Europa è stata parzialmente riassorbita in Inghilterra, Stati Uniti e Giappone attraverso la creazione di moneta e la contemporanea svalutazione del $ dello Yen e della Sterlina. Contemporaneamente grandi paesi come la Cina hanno dovuto compensare il calo del surplus commerciale estero spingendo tutte le leve per far crescere il mercato interno. Ma la Cina ha fame di energia e materie prime per le quali è carente e soffre sempre di più l’obbligo di doversi approvvigionare di dollari e poi, solo con la valuta americana acquisire petrolio o ferro etc.

In sintesi George Soros, proprio a Bretton Woods, e proprio nel consesso della Banca Mondiale ha suggerito che altri paesi, tra cui la CINA, possano essere ammessi ad un paniere internazionale di monete con cui effettuare gli scambi di materie prime. Sarebbe la fine del sistema Dollaro centrico.
L’alternativa è un susseguirsi di tensioni sempre più forti tra paesi (ad esempio Cina e Russia) che non accettano più un sistema tutto americano. Tensioni talmente gravi da rischiare la pace del mondo (la guerra in Ucraina è le tensioni su petrolio e Rublo sono solo un “piccolo” esempio di cosa ci potrebbe aspettare).   Per Soros solo una grande riforma, in questo senso permetterebbe di mantenere la pace mondiale, un grande sacrificio per gli Stati Uniti per mantenere un bene superiore. Soros però non è certo l'uomo più imparziale, anzi, è utile però per capire di cosa parlano i grandi finanzieri. 

A causa dello spazio e per evitare un lungo trattato illeggibile ai più ho dovuto semplificare, ma vorrei attirare l’attenzione sull'importanza della moneta e delle norme internazionali che la regolano e l’impatto sullo sviluppo dei popoli e in alcuni casi perfino sul mantenimento del bene superiore della pace.

E’ auspicabile che questo tema così importante torni al centro del dibattito politico inutilmente impegnato a rincorrere riforme, che forse produrranno effetti fra 20 anni e in alcuni casi (vedi Governo Monti) si rivelano dei boomerang su tutti i fronti: debito, occupazione, pensioni.


Saldo commerciale ER sempre in attivo per 20anni
L’Italia e l’Emilia in particolare hanno una economia basata sull’inter scambio con l’estero. 

Per noi, per le nostre aziende, per i nostri figli e il loro benessere, L’Europa e l’Euro hanno avuto lo stesso impatto che il dollaro ha avuto su Russia e Cina, ma per 20 anni non ne abbiamo compreso la vera dimensione. 





E’ ora che gli intellettuali di questo paese ricomincino a ripensare il modello Eurocentrico. E’ ora che i temi della moneta e delle regole che definiscono l’interscambio con l’estero (sono le due facce della stessa medaglia) diventino centrali nel dibattito sullo sviluppo economico.