giovedì 7 febbraio 2013

La Cooperazioni spieghi a Bersani che questa politica è suicida

Un Progetto di riqualificazione COOPSETTE
Una delle più importanti aziende cooperative emiliane (860 dipendenti + un indotto enorme) ieri ha chiesto il concordato fallimentare. L'obiettivo non è chiudere ma chiedere un sacrificio ai creditori per poter tentare la ristrutturazione e salvare il salvabile. Non sono un esperto del settore e potrei sbagliarmi, ma mi permetto di dire che questo è l'ennesimo esempio di una crisi che noi Italiani e noi Emiliani subiamo senza colpe. Ripeto non ho la certezza assoluta, ma Coopsette è una azienda solida, con una lunga storia di successi. E' un'altro esempio di aziende che nessuno avrebbe mai pensato potessero rischiare il fallimento, ma che vive, subisce una crisi enorme causata da fattori del tutto estranei al suo core business. In altre parole è il credit crunch bancario, le politiche di austerità volute dalla UE e applicate in maniera assurda in Italia che hanno aggravato oltre ogni limite la crisi e che stanno costringendo anche le aziende sane a portare i libri in tribunale.

Coopsette: grandi infrastrutture
Ma cosa stiamo aspettando? Vogliamo vedere la desertificazione industriale del Nord Italia solo per tener fede a una dottrina economica (quella della Merkel e del FMI) che in passato ha solo provocato disastri in tutti i paesi in cui è stata applicata. 

Bersani è di Piacenza, dovrebbe venire a Reggio Emilia e parlare con i dirigenti della Cooperazione invece che andare a Berlino ad assicurare alla Merkel che lui seguirà Monti nelle politiche di lacrime e sangue.

La cosa assurda è che sulla grande stampa economica italiana si ripete il mantra di Monti/Merkel e si da per assodato che ci sia una sola teoria economica e un solo modo per uscire dalla crisi.

Invece non è così!
I premi Nobel:  Stigliz e Krugman (solo per citarne qualcuno)
Grandi Paesi: USA, Giappone e UK
La storia:  la crisi del '29 e la crisi delle tigri asiatiche 97/99

Forniscono teorie diverse, mostrano scelte diverse. Oppure mostrano che l'applicazione di scelte lacrime e sangue hanno sempre peggiorato la situazione. Sevono politiche espansive:
  1. Creazione di base monetaria (stampare moneta)
  2. meno tasse per i meno abbienti e le aziende che investono
  3. Più credito alle imprese e alle famiglie per investimenti.
La UE con le scelte sull'Euro e la BCE dovrebbero servire a questo, se non lo fanno perdono la ragione stessa della loro esistenza.

E' ora che gli imprenditori si facciano sentire, è ora di urlare che l'Italia non merita l'applicazione di teorie economiche che hanno sempre condotto al disastro. Teorie economiche per di più che non sono certo patrimonio della sinistra storica.
Bersani ristudiati Keynes, prima che l'intera cooperazione si rivolti.

1 commento:

  1. Concordo pienamente sulla cecità dei nostri politici sulle grandi questioni economiche che mi sembra siano state illustrte con molta efficacia in questa pagina

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