venerdì 26 maggio 2017

Investire nelle energie alternative. La vera sfida della UE.

Parto da una notizia di ieri: 


"Tesla inizia la vendita delle tegole solari per la produzione di energia dal sole". 





Jeremy Rifkin ha già abbondantemente spiegato come funzionerà il mondo del futuro. L'energia elettrica sarà prodotta in modo distribuito. Ciascuna casa, ciascuna impresa produrrà una parte di energia. E’ il ribaltamento dell'attuale concetto di grandi centrali dove produrre elettricità e poi reti di distribuzione. Insomma dal top down al bottom up. 
Tutto questo potrà cambiare veramente il mondo. Non è solo questione di inquinamento ma anche e soprattutto di geopolitica: Oggi le guerre si fanno per il controllo dell'energia. Quando tutti produrranno energia il paradigma cambierà. 
 
Da molto tempo scrivo che l'Europa dovrebbe fare un grande piano di investimento per la ricerca, la produzione, l'installazione di sistemi di produzione di energia rinnovabile. 
 
Questo permetterebbe di raggiungere tre obiettivi:
  1. ridurre la dipendenza energetica della UE
  2. far ripartire l’economia e con essa l’occupazione 
  3. usare la tecnologia per migliorare il mondo e lasciare un ambiente migliore ai nostri  figli.
La Banca Centrale Europea da 2 anni crea 80/60 Miliardi di Euro ogni mese per comprare obbligazioni.  Perché non usare lo stesso sistema per finanziare un grande piano di investimenti per rilanciare l’industria europea delle rinnovabili?
 
Questa è la strada. 
Qualcuno mi dirà che questo creerebbe inflazione. E’ la grande balla che la finanza utilizza per evitare che gli investimenti vadano a vantaggio di gran parte della popolazione e non di poche grandi famiglie. 
Gli amici mi chiedono sempre: c’è un limite alla creazione di moneta da parte di uno stato? 
Si. Il limite è la piena occupazione. Quando si arriva a un tasso di disoccupazione del 2/3% bisogna interrompere la “stampa di moneta” .  Siamo lontanissimi da questo obiettivo. 
 
L’altra ragione che gli scettici ripetono: nessuno lo ha mai fatto.  Non è vero, gli esempi sono moltissimi e applicati  nei  grandi paesi occidentali. Ad esempio lo ha fatto Roosevelt con il famoso New Deal, o lo sta facendo in questi anni  il Giappone che finanzia la ricostruzione post tzunami (20.000 morti e tante centrali atomiche da fermare e sostituire). A questo deve servire la UE. Altrimenti dopo anni di lacrime e stridori di denti imploderà. 
 
E’ necessario un grande piano di investimenti pari al 3/4% del Pil annuale per molti anni. La tecnologia c’è, i milioni di giovani disoccupati non aspettano altro. Questa è l’alternativa. 
 
Per chi vuole approfondire Tesla: Solar roof 

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