giovedì 13 dicembre 2012

Un ragionamento intrinsecamente giusto. Ora aspettiamo anche Bersani e Casini

Su questo Blog da molto tempo sosteniamo che la UE e quindi  l'Italia deve seguire la stessa politica finanziaria degli Stati Uniti, dell'Inghilterra e del Giappone. Oggi Berlusconi ha fatto affermazioni identiche a quanto noi affermaiamo da tempo. Ce ne rallegriamo, finalmente nella politica sono entrate argomentazioni serie. Ora speriamo che le stesse affermazioni le facciano anche Casini e soprattutto Bersani. Perchè ciò che oggi ha detto Berlusconi non è altro che riaffermare idee di derivazione Keynesiana. Idee che fino a ieri erano un cavallo di battaglia della sinistra democratica. Berlusconi le ha fatte proprie, bene ora per favore, Bersani batta un colpo anche lei. Le imprese muoiono e la disoccupazione aumenta, bisogna ritornare a Keynes soprattutto per il bene delle persone più deboli.
Le dichiarazioni di Berlusconi al PPE:
"L'Euro rischia di avere solo tre anni di vita"
Berlusconi inoltre ha ribadito la sua idea sull'Euro spiegando che "potrebbe avere davanti a sé solo altri tre anni di vita, prima che i singoli Stati tornino alle rispettive monete". L'ex premier ha rivendicato di aver "posto la questione in termini scientifici" al summit dei leader Ppe aggiungendo che se non si corre ai ripari, cioè se la Bce non comincia a stampare moneta per abbassare il costo del denaro e ridurre gli squilibri tra Stati membri, l’esito è uno solo: "Nel giro di tre anni si arriverebbe alla necessità di tornare alla moneta nazionale per pagare meno il denaro, potendo tornare a stampare denaro".
Berlusconi ha fatto l'esempio del Giappone che "ha il 238% di debito pubblico/PIL ma trova denaro all’uno per cento" e ha tenuto a precisare che "non è una cosa mia contro la Germania o l’Europa ma una preoccupazione perché ciò non accada". Secondo l'ex presidente del Consiglio,  il punto è che "c’è un’unica moneta per i 17 Stati dell’Euro ma diversi di loro pagano il denaro con molti punti di differenza l’uno dall’altro: la Germania lo paga a uno, la Grecia il 10, noi il 5 o 6. È una situazione che non può continuare a lungo e quale è il rimedio? La Banca centrale europea, cui è stata data la facoltà di stampare moneta, lo faccia mentre si è voluto che la sua unica missione fosse contrastare l’inflazione".
Berlusconi infine ha dichiarato che "noi, con molti Premi Nobel, o come Soros e molti altri, pensiamo che per poter continuare a avere l’Euro a 17 questa distanza debba venire meno perché altrimenti la competizione tra aziende non può esistere: prendete un’azienda che fabbrica microfoni in Italia e una in Germania, a lungo andare, quella italiana fallisce perché paga il denaro cinque volte di più, e quella tedesca se la compra"

Qui ci giochiamo il bene del paese, di tutto il paese e non bisogna fare distinzioni tra destra e sinistra, ma tra politiche giuste e politiche snagliate. Ciò che ha portato avanti la UE negli ultimi 15 anni è oggettivamente sbagliata. basta guardare l'effetto sul grafico della Produzione Industriale.

2 commenti:

  1. Sono stufo di politici che fanno solo discorsi vuoti, quando parlano solo di alleanze: dicono: io sto al centro, io sto un po' più a sinistra, o un po' più a destra. Ma a sinistra o a destra di che? Monti è un super liberista che sta con le banche. La UE ha una politica di rigidita che favorisce solo alcuni stati e alcune categorie di persone. Essere di sisnstra o essere cattolici vuol dire avere più a cuore l'occupazione e i ceti più deboli. Il PD, L'UDC il PDL e la Lega parlino di politica e di idee, non di alleanze.
    Artigiano

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  2. Caro amico artigiano.......in questo momento il driver (la linea guida di tutti) dovrebbe essere il bene dell'Italia e quindi la necessità di creare occupazione e di mantenere o accrescere la produzione industrile. In questo senso i concetti detra e sinistra sono fuorvianti. Ma i media non spiegano alla gente le vere ragioni.

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