venerdì 2 novembre 2012

Correlazioni tra Moneta/Credito, Surplus/Deficit Pubblici e Sviluppo o Recessione


Parlando con alcuni amici ho capito ancora meglio quanto sia difficile per chi non segue la finanza comprendere ciò che sta avvenendo. In particolare il concetto di deficit pubblico è un tabù difficile da rimuovere. Mi diceva un amico ingegnere:
"come fa uno stato ad aumentare sempre il suo debito? Prima o poi lo deve restituire. Se una famiglia spende di più (deficit) si deve far prestare soldi (credito bancario) che poi deve restituire (risparmio/surplus) e ci paga pure gli nteressi".
Il corto ciscuito deriva dal fatto che le persone traferiscono categorie mentali che riguardano singole famiglie alla gestione dello stato. Tali categorie mentali che derivano dalla esperienza di tutti i giorni sono poi ampliate dai media ed utilizzate da Economisti, Ministri e Commissari UE per far sentire colpevoli i cittadini di alcuni paesi e giustificare manovre (pro-cicliche) assurde. Qunte volte si sente "vi siete indebitati per anni, adesso dovete tirare la cinghia e pagare" oppure "se non restituite il debito lo spread salirà e dovrete pagare sempre più interessi e tutto diventerà più difficile". Con questo slogan e con l'indicatore dello spread come spauracchio si giustifica ormai ogni cosa.
Ma è proprio così?  Provo a rispondere banalizzando alcuni concetti per farmi capire (mi scusino i professionisti)

Nel mondo occidentale  in uno stato  moderno il manovratore ha diverse leve da utilizzare per gestire l'economia:
  1. Il bilancio dello stato
  2. Il sistema del credito
  3. La creazione di moneta
Come un pilota di un aereo può utilizzarle tutte per decollare e salire o per scendere e atterrare. Se sale troppo in fretta crea problemi e rischia di andare in stallo, se rallenta troppo la velocità allo stesso modo va in stallo. In entrambi i casi precipita e a quel punto fermare la discesa ed evitare il crash diventa pericolosissimo.
Vediamo uno schema di funzionamento semplificato:
  • Il Bilancio dello stato:
    • se si fa deficit, si anticipano risorse all'economia reale e si favorisce la crescita
    • se si fa surplus si sottraggono risorse all'economia reale e si fa rallentare la crescita o addirittura si genera decrescita
  • Il Sistema del Credito:
    • se allarga il credito, immette risorse nel sistema e fa crescere l'economia
    • se il credito dalle banche alle imprese o alle famiglie viene ridotto si tolgono risorse all'economia e si favorisce un rallentamento o addirittura una contrazione
  • La creazione di moneta da parte degli stati tramite le banche centrali:
    • quando la moneta in circolazione cresce si forniscono risorse all'economia per crescere
    • quando la moneta in circolazione si contrae  si tolgono risorse all'economia e si favorisce una contrazione/recessione/depressione (dipende da quanta moneta si toglie e dalla riduzione della velocità di circolazione della moneta)
Esistono tutta una serie di equilibratori più o meno automatici che tendono a riportare i sistemi in equilibrio: i più importanti sono:
  1. la fluttuazione delle valute (tassi di cambio)
  2. il tasso di interesse
  3. l'inflazione
La semplificazione serve per far capire che, se uno stato compie tutti insieme le 3 manovre nella stessa direzione indirizza l'Economia verso il basso o verso l'alto.
Tutto in salita:
Se ad esempio si fa contemporaneamente deficit di bilancio, crescita del credito (da parte delle banche) e creazione di moneta da parte della banca centrale uno stato porta la sua economia a salire e tanto più si da "gas" alle tre leve e tanto più si sale. Fino all'inevitabile punto di stallo, quando la velocità di salita diventa troppo elevata e di colpo non si sta su e si cade in piacchiata.
Tutto verso il basso (è la UE di oggi)
Se al contrario tutte le leve sono portate verso il basso si raffredda l'economia reale e se si esagera si crea recessione o addirittura depressione.
In alcuni casi bisogna fare un giusto mix. Ad esempio se in una situazione di forte recessione e di diminuzione del credito si crea moneta per ridare fiato all'economia e per consentire allo stato di fare deficit senza ampliare il debito,  non si crea assolutamente inflazione, semplicemente si sostituisce moneta al credito.
In altre parole si usa la creazionde di moneta per riequilibrare la riduzuione della spinta economica delle altre 2 leve. (E' ciò che stanno facendo ora USA, GB e Giappone e che ho spiegato più volte negli articoli del blog)

Quello che spesso le persone e anche gli economisti non considerano sono l'importanza della leva credito e della leva moneta (vedi gli studi di Steeve Keen) e si guarda solo al deficit/surplus di bilancio.

Inoltre non si capisce assolutamente (pochi ne parlano) il ruolo degli equilibratori.

In particolare creando i parametri di Mastrict, creando l'Euro e inserendo nello statuto della BCE come compito fondamentale della banca quello di mantenere la stabilità dei prezzi abbiamo creato un sistema rigido che:
  1. applica a tutti gli stati le stesse ricette, pur in situazioni di partenza assolutamente diverse
  2. ha eliminato alcuni degli equilibratori naturali (tasso di cambio, tasso di interesse sono fissi e uguali per tutti)
  3. tende ad utilizza le 3 leve in maniera univoca (tutti gli stati UE riducono il credito, riducono il defict e aboliscono la creazione di moneta nello stesso momento e nella stessa direzione)
In questo modo stiamo creando un mostro che porta tutte le leve verso la riduzione della velocità dell'economia, e cosa peggiore lo fa contemporaneamente in tutti i paesi. Tutto si muove in direzione "pro-ciclica" invece di essere "anti-ciclica" e si porta l'intera economia UE in picchiata e si rischia lo schianto.

Al contrario servirebbe una importante manovra anticiclica e la ridefinizione di regole meno rigide e stringenti che permettano alle diverse economie di riequilibrarsi sia al loro interno sia nei rapporti esterni.
Per ora tutto sta andando verso una maggiore rigidità e verso un sistema a guida unica.

La ricetta per tornare a crescere è REGOLE MENO RIGIDE e PIU' FLESSIBILITA' del sistema.

Spero che quanto scritto (scusandomi per le semplificazioni) permetta di capire e di cogliere meglio la situazione attuale e di comprendere anche il perchè gli studiosi inglesi vedono nero nel descrivere lo scenario 2 sottoindicato.





2 commenti:

  1. Da quello che dice, risulta evidente che la UE ha sbagliato completamente a manovrare le leve, portando tutto il baraccone UE in picchiata. Ma sono veramente tutti idioti i nostri piloti di Bruxelles? Si salva qualcuno? C'è possibilità di salare la UE e la nostra economia.
    E' terribile che il dibattito politico in Italia verta solo sulle aleanzucole interne e non sui grandi temi economici che influenzano la nostra vita di tutti i giorni molto più delle balle di Casini e Fini.

    Fabio 82

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  2. SONO COMPLETAMENTE D'ACCORDO E SE NE PUO'TROVARE EVIDENZA NEI MIEI TWEET(lionetti67).VOGLIO ANCHE COMPLIMENTARMI PER LA CHIAREZZA ESPOSITIVA.AGGIUNGO PERO' CHE NELL'ATTUALE SCENARIO MONDIALE ALLA LEVA MONETARIA SI DEVE AFFIANCARE UNA RICERCA CONTINUA DI COMPETITIVITA' E DI DISTINZIONE DEL PRODOTTO,IN ALTRE PAROLE DI DIFESA/CONQUISTA DI QUOTE DI MERCATO. INOLTRE VA FAVORITO IL COMPLETAMENTO DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA(o MEDITERRANEA?)NON SOLO CON LA BCE PRESTATORE DI ULTIMA ISTANZA, MA ANCHE SOTTO IL PROFILO POLITICO PER INCIDERE SUI GRANDI TEMI MONDIALI IN FORTISSIMA TURBOLENZA E CON LEADERSHIP( E RISORSE FINANZIARIE) SPOSTATE VERSO GRANDI PAESI EMERGENTI.IL MONDO E' ALLA RICERCA DI NUOVI EQUILIBRI ED EQILIBRATORI!

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