lunedì 27 agosto 2012

L'autunno sarà durissimo: servono idee nuove, in discontinuità col passato

Ministri tecnici e commentatori televisivi non fanno che parlare di crescita e sono tutti contenti perchè in agosto i mercati non hanno ampliato il famoso spread.
In realtà nulla è cambiato. I mercati hanno soltanto seguito le loro logiche di breve periodo che spesso divergono completamente dall'economia reale.
Imprenditori e sindacalisti invece ripetono che l'autunno sarà durissimo. Ulteriori imprese chiuderanno e molti lavoratori perderanno il posto o subiranno la cassa integrazione.
Sempre più spesso i discorsi degli imprenditori e dei sindacalisti convergono. I prossimi mesi saranno cruciali. Abbiamo davanti a noi scelte vitali per mantenere il tenore di vita e con esso la coesione sociale, ma dovremo uscire dalle vecchie logiche  e tutti dovranno guardare al futuro e dovremo prenderci anche alcuni rischi calcolati. Lasciare la strada vecchia comporta infatti anche rischi, ma è molto meglio un rischio calcolato che un'agonia che ci porta a morte certa.

In particolare si dovranno prendere strade diverse a livello:
  • Macroeconomico
    • UE e BCE (Politica monetaria)
    • Nazionale (Politica fiscale e politica industriale)
  • Microeconomico
    • Regioni e Comuni (eliminazione dei vincoli allo sviluppo)
    • Distretti Industriali o singole imprese (implementando strategie innovative)
Per uscire dalla crisi tutti dovranno fare il loro dovere. In questo piccolo blog tenterò di affrontare sia i temi di licello Macroeconomico che le politiche locali necessarie per favorire imprese, settori  e distretti industriali. Ovviamente, essendo un emiliano doc, che ama la propria terra, gli aspetti microeconomici saranno incentrati maggiormente sulle problematiche della mia città e della mia regione. Rimane però fondamentale una visione integrata dei problemi e una risposta adeguata su tutti i fronti, perchè se Governo e UE non faranno il loro dovere le imprese emiliane non potranno mai, da sole vincere la sfida.

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