Prima di fare qualsiasi ragionamento è necessario analizzare (se possibile anche quantificare) ciò che è accaduto. Partiamo dai dati Debito/PIL dei principali paesi UE. Basta andare su Eurostat e prendere i dati di Spagna Italia e Irlanda nel 2007 e nel 2011 e confrontarli con Germania e Francia.
Il grafico evidenzia alcune cose:
1. Nel 2007 l’Irlanda era il paese più virtuoso della UE con un debito di poco superiore al 20% e ben al di sotto del famoso 60% (regola aurea del trattato di Maastrict che nessuno sa spiegare a cosa serva e perché fu fissata proprio al 60% e non al 100 o al 40)
2. La Spagna era al di sotto del 40% e anche la GB rientrava nel famoso parametro
3. Germania e Francia erano già ben oltre il 60%
4. L’Italia era al 103 ma stava scendendo in quanto nel 1995 era arrivata al 120% ed era in un periodo di trend positivo.
Scoppia la crisi finanziaria e dal 2008 tutti i paesi aumentano il famoso rapporto, ma con dinamiche molto diverse e per ragioni tra loro diversissime:
1. L’Irlanda la cui economia era collegata alla UK con la svalutazione della sterlina e l’aumento dei tassi di interessi vede un crollo economico e una contestuale crisi del sistema bancario. Per cui il disavanzo pubblico è causato dai salvataggi delle banche e dal calo del PIL.
2. In Spagna il credit crunch causa la crisi del settore immobiliare e una grande caduta del PIL e il governo favorisce un forte aumento del debito pubblico per sostenere l’economia
3. In Italia l’aumento del rapporto debito/PIL è tutto dovuto al calo del Pil e all’impennata dei tassi di
interesse che aumentano il debito (infatti l’Italia, dal 2000 escluso il 2009 ha sempre avuto un avanzo primario positivo.
4. Germania e Francia nei 5 anni considerati hanno avuto un consistente aumento del debito/PIL (in percentuale l’aumento di Germania e F è stato superiore a quello Italiano e l’aumento è stato causato quasi esclusivamente dall’incremento della spesa pubblica nei due paesi (esattamente il contrario di ciò che viene ripetuto sulla stampa Italiana che descrive sempre gli Italiani come delle cicale e i tedeschi come dei virtuosi risparmiatori)
In seguito analizzeremo meglio le dinamiche del debito/PIL nei vari paesi, ma già così appare evidente che ogni paese UE ha dinamiche economiche del tutto diverse e l’applicazione rigida dei parametri di Maastrict sono una iattura. Stesso discorso vale per la politica della BCE che ovviamente ha definito un tasso di interesse uguale per tutti e che non interviene come le altre Banche Centrali a difesa dei sistemi economici o bancari che di volta in volta necessitano del suo intervento. (oppure, peggio interviene favorendo alcuni sistemi a discapito di altri)
In sintesi la rigidità dei parametri di Maastrict (debito PIL 60% e deficit < 3%) e delle politiche della BCE sono assurde.
E’ come se un medico applicasse la stessa medicina a tutti i pazienti: è evidente che se un “paese” ha la pressione alta bisognerà dargli un diuretico per abbassarla, ma se un “paese” ha già la pressione bassa e gli diamo un farmaco (tasse) per farla ridurre, lo uccidiamo.
Questo è quanto sta accadendo in un sistema che è capace solamente di fare manovre pro-ciclo e mai di impostare manovre anti-cicliche.
Questo è il motivo per cui le regole UE e lo statuto della BCE va cambiato.
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