Ritorniamo al video inserito sotto, per elaborare un altro concetto: la collaborazione industria/università.
Ad un certo punto il CEO di National Instrument cita un report dell'Università di Austin, e in base a quel report enuncia una strategia di intervento dell'azienda per entrare in un possibile mercato del futuro molto promettente.
- Il report dell'Università (nel video c'è la slide) dice che negli ultimi anni sono stati dimostrati 184 casi di produzione anomala di calore fatti con esperimenti collegati alla "fusione fredda".
- La NI ritiene che 184 ricerche elaborate in altrettanti laboratori sparsi in tutti i paesi del mondo siano sufficienti per giustificare ricerche molto più approfondite
- NI si occupa di studiare e produrre sistemi di misura e mette a disposizione le sue tecnologie e i suoi tecnici per affiancare alcuni dei laboratori di ricerca che stanno continuando a dimostrare produzioni anomale di calore con sistemi LENR
- Perchè NI intende utilizzare risorse per affiancare ricercatori (2 sono Italiani) sparsi per il mondo? Semplice, perchè utilizzando i suoi strumenti di misura, ed elaborandone di nuovi, particolarmente adatti alla gestione di processi connessi con LENR intende essere al top dell'innovazione se l'utilizzo delle LENR per la produzione di energia diventeranno una realtà. Se ciò avverrà, NI sarà l'inpresa leader nel mondo anche nei prossimi anni.
Quindi riassumo i punti chiave per una strategia vincente per innovare:
- individuazione di un campo di ricerca molto promettente
- finanzaiamento e affiancamento a laboratori di ricerca di tutto il mondo per entrare concretamente nella ricerca e sviluppare prodotti e applicazioni utili alla evoluzione dei sistemi oggetto delle ricerche
- prepararsi per essere i primi a fornire prodotti e tecnologie se e quando le ricerche svilupperanno applicazioni di ampia portata industriale.
Questo è Management dell'Innovazione e anche questo si comprende studiando il filmato del Ceo di National Intruments. Su questo l'Italia ha tanto da imparare.
Non è finita, il filmato della NI sono presenti anche tanti altri spunti interessantissimi. Ne parleremo più avanti.
Come trasferire tutto questo alla realtà Italiana? Cosa centra con noi emiliani?
RispondiEliminaL'esempio è bellissimo, ma noi che facciamo?
Noi Italiani siamo geniali, molte delle grandi scoperte che hanno cambiato il mondo sono frutto del genio degli italiani (Marconi, Meucci, Fermi) il problema è che ora per passare dalla fase sperimentale all'industrializzazione servono grandi organizzazioni e capitali: due cose di cui l'italia oggi manca, bisogna lavorare per creare i presupposti perchè la capacità di innovare si trasfornmi in progetti concreti.
EliminaPer questo serve una politica industriale e servono capitali io sto provando a spiegare come.